I Miserabili 1998

Movimento 5 Stelle Pd — Michele Emiliano: «Governo Di 5 Anni Con Il Movimento 5 Stelle»

Wed, 01 Sep 2021 20:12:32 +0000

Non a caso, la prima condizione richiesta da Zingaretti per avviare i negoziati col M5S è «una leale appartenenza all'Unione Europea». Sia il PD che il M5S però hanno votato la nomina di Ursula von der Leyen a presidente della nuova Commissione europea. Immigrazione Durante il governo Conte il Movimento 5 Stelle ha appoggiato e promosso i due cosiddetti "decreti sicurezza" proposti dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che secondo gli esperti di immigrazione hanno peggiorato la situazione dei migranti e del soccorso in mare (con forti dubbi di incostituzionalità). Più in generale, da tempo il Movimento 5 Stelle si è molto spostato a destra su questo tema: Di Maio fu il primo politico italiano a definire "taxi per migranti" le ong che soccorrono le persone nel Mediterraneo, e ancora pochi giorni fa il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha tacciato di «malafede» l'ong spagnola Open Arms per aver rifiutato di sbarcare in Spagna circa 150 migranti soccorsi al largo della Libia (poi fatti sbarcare a Lampedusa per decisione del procuratore di Agrigento).

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Forse i cittadini si meritano qualcosa di più che singoli annunci spesso accompagnati da toni sguaiati. 12 gennaio 2018 (modifica il 13 gennaio 2018 | 23:25) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il M5s è disposto a dialogare con il Pd. Ma a una condizione

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Michele Emiliano: «Governo di 5 anni con il Movimento 5 Stelle»

Come si sa, quello dell'inquilino di Palazzo Chigi è uno dei nodi nella trattativa tra Pd e Movimento che Mattarella vorrà mettere subito al centro del suo faccia a faccia con i leader senza dare spazio a tattiche dilatorie. Quello di giovedì sarà quindi un passaggio chiave per capire che percentuale di successo potrà avere il patto «giallo-rosso», anche perché il colloquio al Colle non sarà per niente formale né interlocutorio ma dovrà fornire elementi tali al capo dello Stato da convincerlo a concedere maggiori margini temporali. La ragione di tanta fretta è nota: non lasciare il Paese senza un Governo coeso e in piena carica non solo in vista della legge di bilancio ma pure nel caso in cui in queste settimane si dovessero presentare emergenze di ogni tipo che richiedono un'unità di vedute, ormai venuta a mancare. E dunque il calendario sarà serrato al punto che si tendono a escludere mandati esplorativi. Non solo. Maurizio Lupi che mercoledì era nella delegazione del gruppo misto ha raccontato che durante il colloquio al Colle, a una sua domanda su un eventuale governo istituzionale o del presidente, Mattarella l'avrebbe interrotto scandendo: «È un'ipotesi inesistente».

Lo spettro del «voto inutile» Cosa potrebbe modificare gli orientamenti di voto degli italiani nelle prossime settimane? La questione è davvero complessa per almeno un paio di motivi. Innanzitutto la crescente distanza dei cittadini dalla politica dovuta non solo allo scetticismo e alla disillusone crescente ma anche alla progressiva minore importanza attribuita alla politica che, a differenza del passato, oggi rappresenta un frammento dell'identità delle persone, peraltro nemmeno il più importante. Ne consegue che molti cittadini ignorano o seguono distrattamente l'attuale campagna elettorale e, come abbiamo potuto riscontrare negli ultimi anni, si concentreranno sulle scelte di voto negli ultimi giorni. In questa fase, pertanto, nei sondaggi risultano penalizzati i nuovi soggetti politici che necessiterebbero di più tempo per affermare la loro proposta. E, sullo sfondo, aleggia come sempre lo spettro del «voto inutile» ossia il timore di molti elettori potenziali dei partiti minori di sprecare il proprio voto e la conseguente propensione a rinunciare a votare per un partito giudicato più vicino ma destinato a un risultato marginale a favore di un partito più competitivo anche se più distante.

Pd e Cinque stelle si intendono su tutto, su tutto il programma dei Cinque stelle - Linkiesta.it

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ROMA. Il Movimento 5 stelle esce dal guscio, dopo settimane di scontri interni, e apre alla possibilità di un'alleanza con il Pd alle prossime elezioni regionali di maggio. La breccia si apre in Liguria, «dove è giunto il momento di compiere una scelta, e la affideremo agli iscritti con un voto on line» che, annuncia il capo politico del M5S Vito Crimi, si aprirà oggi per chiudersi domani a mezzogiorno. Poi, forse già la prossima settimana, si replicherà in Campania, dove la situazione per i grillini è però complicata da cinque anni di opposizione durissima al governatore Pd Vincenzo De Luca. Per le altre quattro regioni al voto – Marche, Veneto, Puglia e Toscana – Crimi chiude, annunciando che il Movimento correrà da solo. Ma i pontieri Dem, da ieri, pensano già in grande: «Se dovessimo trovare un accordo in Liguria e in Campania, allora dovremo tutti prendere atto della nascita di uno schema applicabile anche alle altre regioni». Chi da settimane lavora ai fianchi dei grillini per tentare un'alleanza in Liguria è l'ex ministro Andrea Orlando: «L'annuncio di questo voto dei loro iscritti è ciò che aspettavamo da tempo – dice a La Stampa -.

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9) Con la nuova Commissione occorrerà rilanciare investimenti e margini di flessibilità per rafforzare la coesione sociale, promuovendo modifiche necessarie a superare l'eccessiva rigidità dei vincoli europei in materia di politiche di bilancio pubblico. Occorrono regole orientate anche alla crescita non solo alla stabilità. Abbiamo bisogno di un'Europa più solidale, più inclusiva, soprattutto più vicina ai cittadini. 10) È necessario inserire, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, la riduzione del numero dei parlamentari, avviando contestualmente un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale. 11) L'Italia ha bisogno di una seria legge sul conflitto di interessi, con una contestuale riforma del sistema radiotelevisivo improntato alla tutela dell'indipendenza e del pluralismo. 12) Occorre ridurre drasticamente i tempi della giustizia civile, penale e tributaria, e riformare il metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura.

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