I Miserabili 1998

Le Note Sul Pentagramma

Wed, 25 Aug 2021 18:53:03 +0000

Poi però, quando ho cominciato a studiare un pochino alla scuola media e ho cominciato a capirci sempre di più, allora … che bello! Quindi, veniamo a noi. Con questo articolo vorrei cominciare una serie di articoli sulla teoria, ma che serviranno per capire di più la pratica, altrimenti sono sterili ed inutili, dove voglio affrontare argomenti come il nome delle note e come riconoscerle, oppure parlare del valore delle note e cose simili, affrontare cioè proprio le basi della musica. Le note si scrivono sul pentagramma, chiamato anche rigo musicale, che è composto da 5 linee orizzontali parallele che racchiudono 4 spazi. La loro numerazione va dal basso verso l'alto e si usano i numeri arabi per le righe e quelli romani per gli spazi: Le note sono inserite sia sulle righe che negli spazi. Puoi vedere qui sotto che le note sugli spazi si alternano a quelle sulle righe: Puoi vedere che all'inizio del pentagramma abbiamo la chiave di violino, posizionata SEMPRE all'inizio del pentagramma, e questa chiave ci indica il SOL della 2° riga: Le note sulle righe sono: MI, SOL, SI, RE, FA: mentre quelle sugli spazi sono: FA, LA, DO, MI: Un trucchetto, che mi ha sempre accompagnato fin dall'inizio dei miei studi musicali per ricordare le note sul pentagramma, è questo: la 1° riga contiene un MI così come il IV spazio, mentre sul I spazio troviamo un FA, come sulla 5° riga.

Le note sul pentagramma scuola primaria

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Le note sul pentagramma in chiave di violino

Il pentagramma, note sui righi, note negli spazi Se voglio scrivere una lettera, prendo carta e penna e do il via libera alla mia comunicazione. Se voglio effettuare dei conti, prendo un foglio a quadretti ed una penna e comincio i calcoli. (anche se, nell'era digitale, suona un po d'altri tempi scrivere con una penna su un foglio di carta….. ) Se voglio scrivere Musica, devo usare il pentagramma. Cosa è il pentagramma? E' un insieme di cinque righe orizzontali sulle quali la musica va scritta e letta. Le righe sono intervallate da quattro spazi. Ad ogni riga e spazio corrisponde una nota sullo strumento. Le note sui righi, partendo dal basso, sono MI – SOL – SI – RE – FA Le note negli spazi, partendo sempre dal basso, sono FA – LA – DO – MI Eccole rappresentate Attenzione, questa è la denominazione standard, ma ne esistono altre per cui le corrispondenze delle note sui righi e negli spazi cambiano. Tutto dipende dalla chiave in cui è scritta la partitura ( così si chiama una musica scritta sul pentagramma).

Leggere le note sul pentagramma

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Memorizzare le note sul pentagramma

Ho definito questa denominazione come standard, in effetti è la più usata, ma questo pentagramma sarebbe muto di informazioni se all'inizio non ci fosse la chiave musicale. In questo caso la chiave è quella di Sol, o di Violino, come molti la conoscono. Grazie alla sua presenza, all'inizio di ogni pentagramma, possiamo nominare le note così come visto nella figura precedente. Se pensiamo al pianoforte, notiamo che è costituito da 88 tasti, che indicano altrettante note e quindi può venire naturale chiedersi come si potranno mai rappresentare tutte quelle note, usando appena cinque righi e quattro spazi? E' presto detto. Si aggiunge, alla nota che fuoriesce per sua posizione sulla tastiera, dal pentagramma, un segno che indichi un rigo o uno spazio aggiuntivo, come se il pentagramma continuasse, solo per quella nota. Questi segni si chiamano TAGLI ADDIZIONALI. Questa regola vale sia per le note in alto al pentagramma, sia per le note in basso al pentagramma. Osservando la nota SOL vediamo che essa è appoggiata sul quinto rigo, in un ipotetico "quinto" spazio che la identifica come nota successiva di FA, situata sul quinto rigo.

Il pentagramma, note sui righi, note negli spazi

La semibreve infatti è il doppio di qualcuno ma non è metà di nessuno (esistono delle figure musicali che indicano dei multipli della semibreve; la Breve per esempio rappresenta il doppio della semibreve ma è usata principalmente alla fine un pezzo ed è molto rara) e la semibiscroma è la metà di qualcuno ma non è il doppio di nessuno (anche per la semibiscroma in verita esiste una figura che rappresenta la sua metà, 1/128; si chiama la Fusa, ma è rarissima e pochissimo aticamente non si incontra mai! ). La seconda considerazione si può fare a livello estetico... si può notare, per poterle ricordare e riconoscere meglio, che la Croma, la Semicroma, la Biscroma e la Semibiscroma hanno (a differenza delle altre 3 figure) come una bandierina, la cosiddetta v irgola e più avanza la suddivisione e più aumentano le virgole. Poi si può dire anche che la Semibreve è un ovale vuoto, che la Minima è un ovale vuoto ma con l'aggiunta del g ambo (la stanghettina), che la Semiminima è un ovale stavolta pieno e sempre con il gambo... e poi come già detto arrivano le 4 figure con le bandierine a crescere!

Ehi... Ehi... dico a te, che fine hai fatto fare alla mela? Mangiala non la buttare perchè la frutta fa bene almeno quanto fa bene la musica. Mentre se si alterano le note Mi, Fa, Si e Do, non facciamo altro che indicare il suono del tasto vicino.

Per trovare le note sul pentagramma e riuscire a memorizzarle in fretta il passo più semplice e comune è questo. Il metodo più veloce per memorizzare in fretta la posizione delle note sul pentagramma è imparare a memoria queste due sequenze: Note sulle righe (partendo dal basso): MI – SOL – SI – RE – FA Note sugli spazi (partendo dal basso): FA – LA – DO – MI

Ciao, oggi voglio affrontare un argomento che, forse, finora ho dato un po' per scontato e che ho preso sotto gamba, come si dice, ma che invece vedo sempre più spesso essere richiesto nelle email che ricevo: come si leggono le note sul pentagramma. " Ma come ", mi dirai, " come si fa a suonare se non si conoscono le note "? Ed è vero, ti do ragione, ma uno strumento come la chitarra, dove basta imparare le posizioni degli accordi, dove mettere le dita, e saper leggere una tab (oggi ci sono molti siti su Internet che offrono tab di molte canzoni anche gratuitamente) e si è in grado già di suonare anche bene un brano, uno strumento come la chitarra, dicevo, permette, volendo, di suonare senza conoscere le note sul pentagramma. Il problema, però, si pone nel momento in cui … ops, ci si trova davanti ad uno spartito vero e proprio, con tanto di note, per non riuscire a … capire più nulla! Io mi ricordo, quando ero piccola, che per me le note erano solo dei puntini neri piazzati non so come: era una cosa assolutamente incomprensibile, come potevano esserlo lingue come il russo (con i suoi caratteri cirillici) o l'arabo (che non so leggere).

Come si farà in questo caso? Si usano 2 modi: - la legatura di valore - il punto In questo esempio nella chiave di FA ( la C all'inizio della chiave esemplifica la frazione 4/ questa lezione vai a quella su l tempo! ) la legatura di valore è quella curva che unisce 2 note uguali (nell'esempio la troviamo tra la quinta e la sesta nota e tra la 13esima e la 14esima nota che incontriamo leggendo da sinistra a destra). Questo significa che il primo suono si prolungherà tanto quanto è il secondo a cui è legato, ovvero si sommeranno le loro rispettive durate! Con questo sistema per esempio potremmo unire una minima e una semibiscroma per far risultare un durata del suono in questione corrispondente a 1/2+1/64 e quindi ad una lunghezza che non ha una sua figura musicale prestabilita ma che grazie a questo sistema può esistere lo stesso ed essere eseguita. Nello stesso esempio troviamo la prima, la sesta e la decima nota con un punto davanti... che significa? Vuol dire che, per esempio, la durata della prima nota (il DO) pur valendo 1/4 (Semiminima) dovrà essere allungata della sua metà (quindi aggiungendo al suo valore 1/8).

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